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STERMINATI CON ARMI ATOMICHE! QUESTA è UNA CONGIURA DI FARISEI MASSONI SALAFITI

QUESTA è LA VERITà TUTTI I NAZISTI DELLA LEGA ARABA DEVONO ESSERE SUBITO STERMINATI CON ARMI ATOMICHE! QUESTA è UNA CONGIURA DI FARISEI MASSONI SALAFITI PER ANNIENTARE LA NOSTRA CIVILTà E PER ANNIENTARE ISRAELE!
Egitto negata la scarcerazione ad un cristiano. Sintesi dopo aver trascorso gran parte della sua vita maltrattato, nascosto o in carcere, Mohamed Hegazy, un cristiano convertitosi dall'islam, non sa cosa aspettarsi dal futuro. Rimane in prigione, senza spiegazioni, nonostante abbia già scontato la propria pena.
Mohamed Hegazy è conosciuto per essere stato il primo egiziano a chiedere apertamente, nell'agosto del 2007, che venisse cambiata la voce riguardante la religione (da musulmano a cristiano) sulla propria carta d'identità. In questo modo vorrebbe evitare a suo figlio tutto ciò che ha dovuto sopportare sulla propria pelle. L'indicazione della religione di appartenenza è infatti un requisito obbligatorio sulla carta d'identità egiziana e definisce l'esistenza civile dell'individuo e della sua famiglia.
Il giovane uomo è attualmente in carcere per "oltraggio" all'islam ed è stato condannato sei mesi fa, nonostante i termini per la prescrizione del suo caso fossero scaduti nel 2009. Le altre 2 accuse che lo riguardavano erano già state cancellate in precedenza. Hegazy ha scelto di seguire Cristo all'età di 16 anni. Successivamente, nel 2002, è stato per un breve periodo incarcerato e torturato dall'SSI (Servizi Investigativi per la sicurezza dello Stato) e, dopo questa esperienza, ha vissuto in clandestinità con la propria famiglia. Arrestato di nuovo a dicembre del 2013, durante una protesta di piazza a Minya, è stato condannato a cinque anni di carcere con accuse che includevano la diffusione di informazioni false volte a "danneggiare il pubblico interesse". La condanna originaria è stata in seguito ridotta ad un solo anno, che risulterebbe già scontato, ma i servizi di sicurezza nazionale hanno continuato a tenerlo in carcere.
Diversi gruppi a difesa dei diritti umani, hanno provato a fare pressione sulle autorità egiziane perché venisse risolto il caso di Hegazy, ma la sua situazione non è migliorata, anzi, abbiamo notizia di maltrattamenti e umiliazioni, oltre alla negazione di diritti basilari come le visite regolari da parte del suo avvocato.
Nonostante la nuova costituzione egiziana, approvata a gennaio del 2014, si impegni al rispetto della libertà di credo e della dignità umana, i cristiani, soprattutto quelli provenienti da un background musulmano, vivono continuamente maltrattamenti fisici e soprusi.
Inoltre gruppi terroristici vicini ai "Fratelli Musulmani" (dichiarati illegali dal Presidente al-Sisi dal 2013), nel tentativo di destabilizzare il Paese, continuano ad effettuare attentati mirati.
Ci giunge forte la voce dei cristiani locali che chiedono preghiera e aiuto per una situazione che continua a rimanere tesa.
https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/notizie/
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Egitto: Posizione nella World Watch List L'Egitto si classifica al 23° posto nella World Watch List 2015, con 61 punti. La principale transizione politica degli ultimi mesi, che ha avuto luogo a luglio 2013, ha escluso dal potere la "Fratellanza musulmana" in seguito all'insurrezione nazionale contro di essa; 33 milioni di egiziani si sono riversati nelle strade il 30 giugno 2013. In Egitto però i cristiani, non solo i convertiti dall'islam, ma anche la numerosa comunità autoctona copta, sono ancora sotto pressione. La maggioranza della popolazione egiziana è musulmana, ma negli ultimi anni l'islam politico radicale è diventato più visibile e la società ha sofferto per le implicazioni della presenza di gruppi islamici radicali al governo. Vari gruppi di islamici militanti inoltre fanno ancora sentire la propria presenza. Tale situazione è fonte di tensione con la numerosa minoranza cristiana autoctona, i copti, che rappresentano circa il 10 percento della popolazione del Paese.
Fonti di persecuzione
Le fonti di persecuzione riguardanti i cristiani in Egitto sono l'estremismo islamico (fonte principale) e, in misura minore, la paranoia dittatoriale e la corruzione organizzata.
Estremismo islamico è la fonte principale a causa dell'estromissione della "Fratellanza musulmana" dal potere e dell'aumento degli attacchi terroristici dei movimenti islamici contro i cristiani e le loro istituzioni. Anche se la "Fratellanza musulmana" è stata estromessa dal potere a luglio 2013, bandita a settembre 2013 e costretta a un'esistenza clandestina, i gruppi islamici radicali non sono scomparsi dall'Egitto. Nel Sinai, i movimenti islamici radicali operano nella quasi completa impunità.
Paranoia dittatoriale la tradizione autoritaria del governo è forse la sola caratteristica costante del sistema politico egiziano, che ha conosciuto 3 cambi di regime in soli 3 anni. Tutti i governanti egiziani hanno avuto un solo elemento caratteristico in comune uno stile di governo autoritario. Il decennio nel quale le dittature si sono succedute al potere si è concluso nel 2011 con proteste sociali di massa, che hanno portato infine all'elezione dei "Fratelli musulmani". Il governo guidato da Mohamed Morsi, non particolarmente democratico, è stato deposto da un'insurrezione nazionale sostenuta dall'esercito nel corso del 2013, in seguito a nuove proteste sociali di massa. Attualmente l'Egitto è governato da un governo civile guidato dal precedente comandante dell'esercito, Abdul Fatah al-Sisi, dopo le elezioni presidenziali del 2014. Questo governo non sembra avere tra le sue priorità i diritti umani fondamentali e il pluralismo democratico. In questo contesto, quindi, la libertà religiosa dei cristiani non è completamente garantita.
Corruzione organizzata il crimine, la corruzione e l'insicurezza diffusi, in particolare nella zona del Sinai, hanno generato un clima strutturale di impunità, nel quale le ostilità contro i gruppi più vulnerabili, a favore dei quali nessuno si pronuncia nell'arena politica, non sono punite. Tale contesto riguarda anche i cristiani e le donne di qualsiasi credo religioso, specialmente quelle in una posizione più vulnerabile, come le cristiane, che sono oggetto di violenza in un ambiente islamico radicale.
Contesto
Le sfide economiche del Paese disattese dal presidente Morsi, il progressivo smantellamento delle istituzioni democratiche e l'islamizzazione accelerata della politica egiziana sono state le cause scatenanti delle proteste di massa del luglio 2013.
La sequenza di rivoluzioni evidenzia non solo la frustrazione diffusa di fronte alla difficile situazione economica, ma anche il deterioramento del sistema democratico e l'elevata polarizzazione della società egiziana. Molte persone sono state sorprese dall'intervento militare nel 2013, perché non bisogna dimenticare che Morsi aveva ottenuto il sostegno (elettorale) di quasi la metà degli elettori che si erano presentati alle urne.
Lo stile di governo autoritario del presidente al-Sisi ha, in qualche misura, ristabilito lo stato di diritto in Egitto, ma ha anche imposto una legislazione relativamente restrittiva sugli affari religiosi, con conseguente svantaggio per la popolazione cristiana del Paese. Inoltre una legge del novembre 2013, che ha limitato le proteste pubbliche, contribuisce a ridurre la libertà d'espressione nella sfera pubblica.
Tipi di cristianesimo colpiti
Ci sono due tipi di cristianesimo in Egitto la comunità etnica copta storica, a maggioranza ortodossa, e una piccola comunità in crescita di convertiti (credenti di origine musulmana).
Sia i credenti di origine musulmana che i cristiani copti risiedono in tutto il Paese, anche se la maggiore concentrazione di cristiani copti si trova nell'Alto Egitto, al Cairo e ad Alessandria. I livelli di persecuzione sono simili in tutto il Paese. I credenti di origine musulmana sopportano il peso maggiore della persecuzione.
Essi ne sono sempre stati le vittime, mentre la più numerosa minoranza copta, che incontra comunque notevoli difficoltà (incluse la discriminazione nel diritto all'istruzione, alla salute e alla rappresentanza politica e una legislazione che ostacola aspetti essenziali della vita della chiesa), è sempre stata tollerata a causa della presenza storica e dell'importanza demografica (circa 10-11 milioni di persone). Negli ultimi anni, tuttavia, la situazione è cambiata le comunità storiche di cristiani sono diventate un bersaglio della persecuzione.
Nel caso dei credenti di origine musulmana, le famiglie sono spesso una fonte di persecuzione, perché puniscono i convertiti al cristianesimo per avere abbandonato la fede islamica anche con percosse o espulsioni dalla comunità.
Sfere della vita
I cristiani in Egitto affrontano la persecuzione maggiore nella sfera comunitaria, mentre nelle sfere privata, familiare ed ecclesiastica, in particolare i copti, godono ancora di una discreta libertà.
Sfera comunitaria i copti sembrano particolarmente vulnerabili a causa dell'esclusione sociale. I resoconti di Porte Aperte segnalano la costante discriminazione nei confronti dei cristiani nella giustizia, nell'istruzione, nei servizi sociali fondamentali e una maggiore vulnerabilità economica.
Sfere privata e familiare nella numerosa comunità copta la pressione non è elevata, al contrario dei credenti di origine musulmana, che subiscono gravi limitazioni all'interno delle proprie case e della famiglia estesa.
Sfera ecclesiastica l'autonomia della chiesa è generalmente rispettata, anche se i copti affrontano alcuni ostacoli amministrativi, per esempio difficoltà ad ottenere le autorizzazioni per restaurare gli edifici ecclesiastici.
Violenza
Subito dopo il 30 giugno 2013, in seguito all'estromissione del presidente Morsi, un'impennata delle violenze settarie ha suscitato la dichiarazione di Amnestry International circa la crescita senza precedenti degli attacchi settari ai cristiani copti. Nel periodo analizzato dalla WWL, 65 tra chiese, librerie cristiane, scuole cristiane e conventi sono stati completamente bruciati, distrutti o saccheggiai dalla folla, spesso istigata dai movimenti islamici radicali. Inoltre, soltanto 5 dei 32 edifici ecclesiastici distrutti ad agosto 2013 sono stati ricostruiti. La promessa di aiuti per la ricostruzione e il restauro da parte dell'esercito non è ancora stata mantenuta.
Prospettive future
Gli elementi che definiranno il futuro dell'Egitto sono essenzialmente politici. Le proteste sociali non cesseranno finché continuerà l'instabilità politica e non si affronteranno le sfide economiche. Il Paese è caratterizzato da un'apparentemente incolmabile divisione ideologico-religiosa tra varie espressioni dell'islam radicale (dai salafiti ai "Fratelli musulmani") e politica liberale (secolarista).
Gli sviluppi politici attuali rivelano che lo scenario più probabile vedrà la Chiesa confinata in una situazione di protezione. Non diminuirà tuttavia l'opposizione da parte della società islamica, che è per la maggior parte ignara del cristianesimo.
https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/country_profile/3586333/







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Jack Cafferty Ron Paul Deserves More Attention


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STOP ABORTO ] [ gli ISLAMICI NAZISTI SHARIA? LORO NON SI ABORTISCONO TRA DI LORO, MA FANNO LA BOMBA DEMOGRAFICA di pedofilia poligamia bordello privato familiare, E SI STANNO PREPARADO AD INVADERRCI ED A SOFFOCARCI, sotto egida ONU GENDER ideologia Amnesty Bildenberg sistema massonico usura mondiale, SpA Talmud, in violazione di tutti i diritti umani!
Persecuted is Global Assault on Christians ] ecco perché, i Governi USA Spa GMOS NWO AGENDA TALMUD sono l'anticristo sul mondo, INFATTI, sono i cristiani il vero obiettivo da distruggere in tutto il mondo, per le Aminnistrazioni del Governo USA CIA NATO, sistema massonico BILDENBERG, SpA FMI FED BCE USUROCRAZIA MONDIALE, ecco perché Israele deve essere distrutto, infatti è la Bibbia per tutte le caterie GENDER (BLASFEMIA APOSTASIA IDOLATRIA) delle bestie di satana il sistema umanistico, e regale da distruggere, perché l'uomo trasformato in scimmia evoluta (EPOPEA DEL DIO MARDUK) deve lavore per il SUO padrone fariseo come il Talmud ha detto! LA MALVAGITà DELL'ISLAM E LA SUA CRUDELTà DI NAZISTA, LA SUA ORIGINE DEMONICA? NON SONO SUFFICIENTI A SALVARLO! OGGI L'ISLAM è SOLTANTO UN UTILE KILLER ESECUTORE MATERIALE E SERIALE DI OMICIDI, il nazista SOTTO EGIDA ONU! Ecco perché, tutti quelli che sono in qualche modo contro Israele, o contro la civiltà ebraico cristiana sono l'anticristo! Infatti JHWH ha dato la Palestina in eterno al popolo ebraico, e questo è un problema che la Arabia Saudita soltanto può risolvere!

Persecuted is Global Assault on Christians ] e perché i sacerdoti di satana Bush 322 Kerry, LaVey, 187 Albert Pike, Obama GENDER, il loro sistema massonico Bildenberg, ecc.. non hanno fatto il Corano di Satana, oppure, non hanno fatto i Veda di Satana, oppure il Talmud di Satana? Infatti, loro sono già di Satana! è semplice "tutte le religioni sono la merda" e soltanto Gesù Cristo, nato a Betlemme, nella casa di Davide, morto e risorto che lui ora siede alla destra del Padre è la verità, che viene attraverso di me a rivendicare il Regno di Israele e il Regno di questo pianeta, che i farisei talmud 666 SpA Fmi, FED, BCE, Banca Mondiale, usura e schiavitù mondiale, loro i Rothschild, Rochefeller tutto hanno rubato, sedotto, corrotto, perché, sia la malvagità e la crudeltà a regnare sulla terra! Ecco perché io sono Unius REI e se voi non lo credete voi morirete tutti come bestie che è quello che siete e sempre di più meritate di diventare finchè Satana non sarà diventato tutto in tutti! DOPO TUTTO QUELLO CHE PUò VENIRE DOPO DI ME, è NECESSARIAMENTE PIù CATTIVO, PERCHé IL VANGELO DI GESù CRISTO, è IL CONCETTO DI AMORE PIù GRANDE, CHE è COMPARSO SU QUESTO PIANETA, COME HA DETTO L'ATEO ANTIFASCISTA E GRANDE FILOSOFO BENEDETTO CROCE
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ed allora che questo nuovo mondo sia pure! ] [ http://www.eugeniobenetazzo.com/quali-rischi-referendum-greco/
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non ho una buona testimonianza di facebook mi ha portato molti problemi, mi rende inaccessibili due account, e con l'attuale mi ha censurato su ANSA bloccando i miei commenti, ] 01.07.2015
Perché Facebook non mostra la foto di un uomo afflitto che papa Francesco ha abbracciato?
http://www.aleteia.org/it/societa/articolo/facebook-non-mostrare-uomo-afflitto-abbracciato-papa-francesco-5810675637026816?utm_campaign=NL_it&utm_source=daily_newsletter&utm_medium=mail&utm_content=NL_it-02/07/2015
TUTTAVIA SEGUENDO QUESTO ARTICOLO E I SUOI CORRELATI CAPIRE DI QUALI MALATTIE IDEOLOGIA GENDER SOFFRE FACEBOOK.
http://www.aleteia.org/it/tecnologia/articolo/non-piu-solo-uomo-o-donna-su-facebook-arrivano-trans-femminelli-androgino-e-tanti-altri-5861340040134656
Israel Preparing Military Plan Against Iran; Terror Victim Describes the Horror ] [ United with Israel July 1, 2015 Israel Busy Preparing Military Plan Against Iran The IDF is preparing for the day after the signing of an agreement with Iran, examining all options available to prevent it from obtaining nuclear capability. The IDF is preparing for the day after the signing of an agreement with Iran, examining all options available to prevent it from obtaining nuclear capability. The IDF is preparing for the day after the signing of a nuclear agreement between Iran and the world powers and has tasked a special team with examining military options against Iran.
Israel’s Walla news quoted a foreign source on Tuesday saying that IDF Chief of Staff Gadi Eizenkot appointed Deputy Chief of Staff Major General Yair Golan to lead a special team tasked with examining the IDF’s military alternatives against Iran.
Israel believes that when Iran is faced with a powerful Israeli military option, they will think long and hard before breaching the agreement and continuing the development of nuclear weapons.
However, recently retired security officials conceded that an Israeli attack would not eliminate Iran’s extreme ideology or erase its accumulated nuclear knowledge. A viable military option could serve as leverage in coercing the world powers to level crippling sanctions against Iran or hinder Iran’s motivation to move forward with its nuclear program – without firing even one shot. Israel has spent billions of shekels over the past 15 years preparing for an attack on Iran, especially on its air force and its intelligence apparatus. Israel assumes that Iran is constantly lying about its nuclear program and is preparing for the moment when it will have to take action.
"Noi crediamo che è un errore fondamentale per attivare tali un regime terrorista [Iran] arrivare a armi nucleari, che è ciò che l'accordo proposto darà loro. Che darà loro un percorso preciso per bombe nucleari – non è una bomba, ma le bombe nucleari. Riempiranno anche loro casse con molti miliardi, in realtà forse fino a centinaia di miliardi di dollari, per consentire loro di continuare il loro terrorismo e aggressione. Questo è qualcosa che non va. È pericoloso. È pericoloso per Israele, per l'Italia, per l'Europa, per gli Stati Uniti, per il mondo,"ha ammonito Netanyahu. "Il mondo è correttamente interessato e atterrito la violenza e la ferocia di IsIs sharia [organizzazione terroristica islamica]. Nessuno si sognerebbe di permettere lo stato islamico di avere armi nucleari. Perché chiunque considererebbe dando dello stato islamico dell'Iran, che è molto più potente di ISIS e agisce con molto maggior potere di Iside, per avere potenza aggiuntiva di armi nucleari? È un errore. "Stato islamico dell'Iran, il principale sponsor del terrorismo internazionale, non dovrebbero avere accesso alle armi nucleari, ha affermato il premier israeliano. "Abbiamo bisogno di un affare migliore. Questo affare non dovrebbe passare."
“We believe that it is a fundamental mistake to enable such a terrorist regime [Iran] to get to nuclear weapons, which is what the proposed agreement will give them. It will give them a definite pathway to nuclear bombs – not a bomb, but nuclear bombs. It will also replenish their coffers with many billions, actually perhaps up to hundreds of billions of dollars, to enable them to continue their terrorism and aggression. This is something that is wrong. It is dangerous. It is dangerous for Israel, for Italy, for Europe, for the United States, for the world,” Netanyahu cautioned.
“The world is properly concerned and aghast at the violence and savagery of ISIS [Islamic State terror organization]. No one would dream of allowing the Islamic State to have nuclear weapons. Why would anyone consider giving the Islamic State of Iran, which is a lot more powerful than ISIS and acts with much greater power than ISIS, to have additional power of nuclear weapons? That’s a mistake. The Islamic State of Iran, the foremost sponsor of international terrorism, should not have access to nuclear weapons,” the Israeli premier asserted. “We need a better deal. This deal should not pass.”
L'IDF si sta preparando per il giorno dopo la firma di un accordo con l'Iran, esaminato tutte le opzioni disponibili per impedire di ottenere capacità nucleare.
L'IDF si sta preparando per il giorno dopo la firma di un accordo nucleare tra l'Iran e le potenze mondiali e ha incaricato una squadra speciale di esaminare opzioni militari contro l'Iran.
Notizie Walla di Israele ha citato una fonte estera martedì dicendo che IDF capo dello Staff Gadi Eizenkot nominato vice capo di stato maggiore generale Yair Golan condurre una squadra speciale incaricata di esaminare alternative militare delle IDF contro l'Iran.
Israele ritiene che quando l'Iran si trova ad affrontare una potente opzione militare israeliana, pensano a lungo e duramente prima di violare l'accordo e continuare lo sviluppo di armi nucleari.
Tuttavia, i funzionari di sicurezza recentemente pensionato ha ammesso che un attacco israeliano non eliminerebbe ideologia estrema dell'Iran o cancellare le sue conoscenze accumulate nucleare. Una valida opzione militare potrebbe servire come sfruttare nel costringere le potenze mondiali a livello paralizzante sanzioni contro l'Iran o ostacolare la motivazione dell'Iran ad andare avanti con il suo programma nucleare – senza sparare un solo colpo.
Israele ha speso miliardi di Shekel negli ultimi 15 anni sta preparando per un attacco contro l'Iran, soprattutto il suo air force e il suo apparato di intelligence. Israele si presuppone che l'Iran costantemente sta mentendo riguardo al suo programma nucleare e si sta preparando per il momento quando dovrà intervenire.
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WATCH ‘They Wanted to Kill Us Because We Are Jews,’ Says Terror Victim
In this video, one of the victims of a Palestinian terror attack explains what happened and why he feels they were attacked in the first place.
Victim of Terror Attack Explains he was Attacked for Being Jewish in Israel
US President Barack Obama Obama Claims He Would Walk Away from Bad Iran Deal
The deadline for the nuclear talks with Iran has come and gone, with significant differences remaining and leaders on both sides voicing threats.
Imagine the Israeli Version Originally Sung by John Lennon WATCH ‘Imagine’ – The Israeli Version
This video takes John Lennon's "Imagine" and adds an Israeli narrative to it, providing a realistic look into daily life in the Holy Land. Malachi Rosenfeld Latest Jewish Victim of Palestinian Terror Dies. Malachi Rosenfeld, the latest victim of Palestinian terror, succumbed to his wounds. The IDF is contending with the growing wave of Ramadan-related attacks.
Neo Nazi Rally Burning Jewish Talmud WATCH ‘Never Again’ Becomes ‘Ever Again’ as Neo-Nazis Prepare to Burn Jewish Books. In this video Rabbi Mordechai Burg discusses the upcoming Neo-Nazi event in London, which will include the burning of Jewish books, questioning how "never again" has become "ever again."
Obama Obama is OK with Boycotts on Judea and Samaria
The Obama administration was quick to clarify that the anti-BDS amendment in the recently signed trade bill does not pertain to Israeli businesses in Judea and Samaria. ISIS Threaten to Take Over Gaza and Topple Hamas WATCH ISIS Threatens to ‘Uproot’ Israel. ISIS issues a warning to Hamas threatening to destroy it and take over the Gaza strip as part of a larger mission to conquer Israel.
Israel Spycraft Expo Israeli Spy Expo Highlights Secretive Gadgets
Hidden cameras, invisibility cloaks and mini-drones were among the gadgets on display Tuesday at an exhibition of Israeli surveillance technology, offering a rare peek into the secretive world of Israeli espionage.
Soaring over Ein Bubin to Remember the Dead WATCH Soaring over Ein Bubin, A Memorial Site Dedicated to Terror Victim Danny Gonen. This video features a stunning birds-eye view of Ein Bubin, which has been made into a memorial for Danny Gonen who was murdered there by a Hamas terrorist earlier this month.
anti Israel protest United Church of Christ to Boycott Israel
The United Church of Christ joined other American churches in boycotting Israeli businesses in Judea and Samaria.
www.unitedwithisrael.org info@unitedwithisrael.org USA 1-888-ZION-613 Israel +972-2-533-7841
How ISIS Became The World’s Richest Terror Army ] Stones Hurled at Public bus in Jerusalem
bus-attack ] Click here to watch Arab Bus Attack Caught on Camera
A bus carrying young children from the eastern Jerusalem neighborhood of Ma'ale Hazeitim, located on the Mount of Olives, to their school located more centrally in the capital city came under a barrage of rocks Monday morning. Masked Arab terrorists hurled dozens of the potentially lethal rocks at the bus and the children inside, but fortunately none were wounded in the fusillade. Damage was caused to the windshield of the bus however. The attack is part of an ongoing wave of rock attacks on roads throughout eastern Jerusalem, Judea and Samaria. While the Arab attacks continue on a near daily basis, only a small portion of the attacks are reported on in the mainstream media as most instances only involve damage to property. Ma'ale Hazeitim has seen Arab terrorist attacks on a constant basis; last September a day care center in the neighborhood came under assault by Arabs hurling rocks and fireworks at the terrified children. The home of Jerusalem Councilman Arieh King, who lives in Ma'ale Hazeitim, has been attacked no less than 52 times with rocks, firebombs and even bullets, with police failing to take significant action to curb the attacks. After the 52nd attack, King was forced to arrange private patrols to try and secure the neighborhood in Israel's capital.
Watch Here
Prime Minister Binyamin Netanyahu and Defense Minister Moshe Ya'alon (Likud) on Wednesday visited the Border Patrol guard who was stabbed at Rachel's Tomb on Monday, by her bedside at Hadassah Ein Kerem Medical Center. "We visited now the wounded, who have shown very impressive courage, composure, and spirit," Netanyahu stated. "We, the Defense Minister and I, wished them a speedy recovery, and of course we express condolences for Eliezer and Sara [Rosenfeld] who lost their son, Malachi - who was exceptional and unique, and there is no pain greater than the pain of parents who lose a son or daughter, and the hearts of all the citizens of Israel with them." "We have thwarted over two hundred attempted attacks since the beginning of last year, and we will also get to these murderers and terrorists," he continued. "We will also exact a heavy price on the terrorists and their dispatchers and their supporters."
Source Arutz Sheva ] questo nucleare allo IRAN è pura follia! è la miccia sul barile di polvere da sparo! Questo è un crimine USA contro tutto il genere umano perché loro sono i satanisti Rothschild che hanno bisogno di una guerra mondiale per non vedere, collassare il FMI SPA che tutta una truffa di falso in bilancio! ] [ Iran Nuclear Talks -- More Warning Signs
Yesterday, June 30th, was the deadline by which America and the other P5+1 nations were supposed to reach a deal with Iran to stop its nuclear weapons program. This was not the first such deadline. Yet once again, the deadline came and went without a deal. Meanwhile, we continue to receive troubling reports from Geneva that the negotiations have largely consisted of Iran exploiting our government’s desperate desire for a deal to turn our red lines into green lights. As Israeli Prime Minister Netanyahu noted yesterday, “In the nuclear talks, to my regret, what we are seeing are Iran’s increasing demands, and the major powers’ concessions which are also increasing, in keeping with the Iranian pressure. This agreement is going from a bad agreement to a worse agreement, and is becoming worse by the day.”
If and when a deal is announced we will be quick to examine it. We will pray for the best. But if this deal is as bad as reports indicate, we will not be silent. We will speak out, and we will ask you to speak out with us. In particular, we will ask you to demand that your leaders in Congress vote down a bad deal. In the meantime, please stay tuned and stay in touch. We need you now more than ever. The Weekly Standard. The Iran Deal, Then and Now. One week before the June 30 deadline for a nuclear deal with Iran, Supreme Leader Ayatollah Ali Khamenei made a series of demands about the final terms. Among them He called for an immediate end to all United Nations Security Council and U.S. economic sanctions on Iran; he said Iranian military sites would not be subject to international inspections; he declared that Iran would not abide a long-term freeze on nuclear research; and he ruled out interviews with individuals associated with Iran’s nuclear program as part of any enforcement plan. Ieri, 30 giugno, sono scaduto il termine di cui America e altri P5 + 1 Nazioni avrebbero dovuto per raggiungere un accordo con l'Iran per interrompere il suo programma di armi nucleari. Questo non era il primo tale scadenza. Ancora una volta, il termine andava e veniva senza un affare. Nel frattempo, continuiamo a ricevere rapporti preoccupanti da Ginevra che i negoziati hanno in gran parte ha consistito dell'Iran sfruttando il desiderio disperato del nostro governo per un affare di trasformare le nostre linee di rossi in luci verdi. Come primo ministro israeliano Netanyahu notato ieri, "nei colloqui nucleari, con mio rammarico, quello che stiamo vedendo sono richieste crescenti dell'Iran e concessioni delle grandi potenze, che sono anche in aumento, in armonia con la pressione iraniana. Questo accordo sta da un cattivo accordo per un accordo di peggio e sta diventando peggio di giorno in giorno." Se e quando è annunciato un accordo saremo veloci per esaminarlo. Pregheremo per il meglio. Ma se questo affare è così male come rapporti indicano, non saremo silenziosi. Vi parleremo, e vi chiediamo di parlare con noi. In particolare, ti chiederemo di esigere che i vostri capi in Congresso votare giù un cattivo affare. Nel frattempo, per favore restate sintonizzati e rimanere in contatto. Abbiamo bisogno di te ora più che mai. L'affare Iran, allora e adesso. Una settimana prima del termine del 30 giugno per un affare nucleare con l'Iran, Leader supremo Ayatollah Ali Khamenei ha fatto una serie di richieste circa le condizioni definitive. Fra loro ha chiamato a porre immediatamente fine a tutti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e gli Stati Uniti le sanzioni economiche contro l'Iran; ha detto siti militari iraniani non sarebbe soggetta a controlli internazionali; Egli ha dichiarato che l'Iran non avrebbe rispettato un congelamento a lungo termine sulla ricerca nucleare; e ha governato le interviste con gli individui associati con il programma nucleare dell'Iran come parte di qualsiasi piano di esecuzione. (210) 477-4714 | PO BOX 1307 San Antonio, TX 78295-1307 | info@cufi.org Copyright © 2014 Christians United for Israel. All Rights Reserved.
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Amnesty e ONU sono due islamici nazisti sharia GAY GENDER ideologia, due nemici della democrazia e di Israele! Probabilmente anche tu, come me, hai sempre considerato Amnesty International una delle più importanti organizzazioni non governative in tema di difesa e promozione dei diritti umani. Il lavoro di Amnesty per i prigionieri di coscienza, contro la tortura e a favore dei prigionieri politici è conosciuto e stimato in tutto il mondo.
Se ti invito oggi a partecipare a una nuova campagna sul nostro sito (http://www.citizengo.org/it/26182-il-diritto-allaborto-non-esiste) è perché Amnesty International sembra aver in parte cambiato la propria vocazione a difesa dei diritti umani. Infatti, questa organizzazione si sta sempre più concentrando sulla promozione del cosiddetto "diritto all'aborto" e del matrimonio gay. In tema di aborto, ciò è dimostrato con la massima evidenza dalla recente campagna di Amnesty per fare pressioni sul governo irlandese. Lo stesso sta accadendo in El Salvador e presso le nazioni Unite, presso le quali Amnesty si sta battendo per un assurdo diritto all'aborto riconosciuto in tutto il mondo. Le campagne di comunicazione in questione mette in primo piano il diritto della donna ad abortire, dimenticando completamente il diritto del nascituro a venire alla luce e a vivere. La recente sentenza della Corte Suprema americana, che ha imposto il matrimonio gay in tutti gli Stati dell'Unione, è stata salutata da Amnesty come "una vittoria per i diritti umani" e si augura che la sentenza possa "influenzare positivamente il dibattito italiano". Anche in questo caso, che ne è dei diritti dei più deboli, ovvero del diritto di ogni bambino ad avere mamma e papà? Amnesty si batte per cause encomiabili, come quelle sopra citate, ma allo stesso tempo si pone anche a capo di operazioni di lobbying del tutto discutibili, che con la scusa di difendere presunti "nuovi diritti umani" (delle donne ad abortire, delle coppie omosessuali a sposarsi ed adottare bambini) finiscono per infrangere i diritti umani delle parti in causa più deboli e vulnerabili il diritto alla vita, di ogni essere umano dal concepimento, e il diritto a una famiglia composta da mamma e papà, per ogni bambino. Questa petizione chiede ad Amnesty International di continuare ad occuparsi di cause come la lotta alla tortura e la tutela dei prigionieri politici e di coscienza, senza promuovere falsi diritti umani che non tutelano (e anzi danneggiano gravemente) chi ne ha più bisogno.
Per firmare, clicca su questo link http://www.citizengo.org/it/26182-il-diritto-allaborto-non-esiste
(per ogni firma raccolta, il nostro sistema invierà una email direttamente ad Amnesty International).
Questa petizione è rivolta anche a tutti coloro che, magari in buona fede, hanno sostenuto le attività di Amnesty international. Se anche tu, lorenz, hai effettuato una donazione ad Amnesty International, sappi semplicemente che i fondi da loro raccolti servono anche per propagandare il diritto all'aborto e il matrimonio gay.
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STOP ABORTO ] [ gli ISLAMICI NAZISTI SHARIA? LORO NON SI ABORTISCONO TRA DI LORO, MA FANNO LA BOMBA DEMOGRAFICA di pedofilia poligamia bordello privato familiare, E SI STANNO PREPARADO AD INVADERRCI ED A SOFFOCARCI, sotto egida ONU GENDER ideologia Amnesty Bildenberg sistema massonico usura mondiale, SpA Talmud, in violazione di tutti i diritti umani!
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There is NO right to abortion. Dear Managers and Staff of Amnesty International, There is NO "right to abortion" - but there is a right to life for every human being. There was a time, not very long ago, when Amnesty International was reputed as one of the world’s leading human rights NGOs. Though it did not deal with all and every human rights issue, the organization undoubtedly did a lot to help and rescue political prisoners or prisoners of conscience in many countries of the world.
Amnesty’s campaign to legalize abortion in Ireland shows a turning point all human beings, even the unborn children, deserve the defense of their human dignity and right to life. Through this petition, therefore, we denounce your hypocrisy and ask you to stop campaigning against the right to life of unborn children. In order to become credible as a human rights advocacy you must, on the contrary, stand up to defend the right to life of all human beings - in particular the weak and vulnerable. You must therefore defend the right to life of unborn children against those who, for whatever reason, will not recognize it. This petition is also addressed to all those who in good faith, and unaware of your stance on this very fundamental human rights issue, have supported you through their donations.
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http://www.aleteia.org/it/religione/articolo/il-numero-666-e-pericoloso-5890239906185216?utm_campaign=NL_It&utm_source=daily_newsletter&utm_medium=mail&utm_content=NL_It-01/07/2015
MI OFFENDE TANTA INGENUITà, OGGI CHI GUIDA IL MONDO SONO I SACERDOTI DI SATANA SPA BANZA MONDIALE URUROCRAZIA, QUINDI AL MICROCHIP SOTTOCUTANEO DEVE ESSERE OPPOSTA LA MASSIMA RESISTENZA, E LA MASSIMA OPPOSIZIONE! ] [ I profeti isterici anti-chip affermano che questa tecnologia sarebbe usata da un Governo mondiale per controllare la vita delle persone. È probabile, ma... Dove eravate quando è scoppiato lo scandalo WikiLeaks? Su Marte? I Governi e le imprese hanno già ampio accesso a ogni passo dei loro cittadini e consumatori, perché quasi tutto ciò che facciamo è registrato nei nostri computer personali (PC, smartphone, tablet ecc.) e nelle telefonate, per non parlare delle telecamere sparse in quasi tutti gli ambienti che frequentiamo. Il chip sotto la pelle, se venisse inserito su scala globale, non farebbe altro che intensificare una realtà già abbastanza ampia abbiamo molta poca privacy e i nostri passi sono quasi tutti monitorati e registrati da Governi e imprese. È bizzarro e preoccupante? Sì. Potrà portare molti mali? Forse, lo dirà il tempo. E la Chiesa sicuramente ci metterà in guardia nel caso in cui fosse necessario. Una cosa sia chiara nessuno sarà condannato per il fatto di aderire a un sistema di identificazione elettronico. Possiamo essere condannati, questo sì, per il fatto di aderire a valori e ideologie anticristiane. Questo è il vero segno della bestia, il segno della mondanità.
666 Il segno della bestia dei tempi di Giovanni. LA BIBBIA HA DETTO 2000 ANNI FA, CHE CHI RICEVE QUESTO MICROCHIP NON ANDRà IN PARADISO, E COSì DEVE ESSERE! VOI NON SAPETE NULLA DEI POTERI OCCULTI ED ESOTERICI, VOI STATE GIOCANDO CON QUALCOSA che è TROPPO PIù GRANDE DI VOI!
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QUESTA è LA VERITà TUTTI I NAZISTI DELLA LEGA ARABA DEVONO ESSERE SUBITO STERMINATI CON ARMI ATOMICHE! QUESTA è UNA CONGIURA DI FARISEI MASSONI SALAFITI PER ANNIENTARE LA NOSTRA CIVILTà E PER ANNIENTARE ISRAELE!
Egitto negata la scarcerazione ad un cristiano. Sintesi dopo aver trascorso gran parte della sua vita maltrattato, nascosto o in carcere, Mohamed Hegazy, un cristiano convertitosi dall'islam, non sa cosa aspettarsi dal futuro. Rimane in prigione, senza spiegazioni, nonostante abbia già scontato la propria pena.
Mohamed Hegazy è conosciuto per essere stato il primo egiziano a chiedere apertamente, nell'agosto del 2007, che venisse cambiata la voce riguardante la religione (da musulmano a cristiano) sulla propria carta d'identità. In questo modo vorrebbe evitare a suo figlio tutto ciò che ha dovuto sopportare sulla propria pelle. L'indicazione della religione di appartenenza è infatti un requisito obbligatorio sulla carta d'identità egiziana e definisce l'esistenza civile dell'individuo e della sua famiglia.
Il giovane uomo è attualmente in carcere per "oltraggio" all'islam ed è stato condannato sei mesi fa, nonostante i termini per la prescrizione del suo caso fossero scaduti nel 2009. Le altre 2 accuse che lo riguardavano erano già state cancellate in precedenza. Hegazy ha scelto di seguire Cristo all'età di 16 anni. Successivamente, nel 2002, è stato per un breve periodo incarcerato e torturato dall'SSI (Servizi Investigativi per la sicurezza dello Stato) e, dopo questa esperienza, ha vissuto in clandestinità con la propria famiglia. Arrestato di nuovo a dicembre del 2013, durante una protesta di piazza a Minya, è stato condannato a cinque anni di carcere con accuse che includevano la diffusione di informazioni false volte a "danneggiare il pubblico interesse". La condanna originaria è stata in seguito ridotta ad un solo anno, che risulterebbe già scontato, ma i servizi di sicurezza nazionale hanno continuato a tenerlo in carcere.
Diversi gruppi a difesa dei diritti umani, hanno provato a fare pressione sulle autorità egiziane perché venisse risolto il caso di Hegazy, ma la sua situazione non è migliorata, anzi, abbiamo notizia di maltrattamenti e umiliazioni, oltre alla negazione di diritti basilari come le visite regolari da parte del suo avvocato.
Nonostante la nuova costituzione egiziana, approvata a gennaio del 2014, si impegni al rispetto della libertà di credo e della dignità umana, i cristiani, soprattutto quelli provenienti da un background musulmano, vivono continuamente maltrattamenti fisici e soprusi.
Inoltre gruppi terroristici vicini ai "Fratelli Musulmani" (dichiarati illegali dal Presidente al-Sisi dal 2013), nel tentativo di destabilizzare il Paese, continuano ad effettuare attentati mirati.
Ci giunge forte la voce dei cristiani locali che chiedono preghiera e aiuto per una situazione che continua a rimanere tesa.
https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/notizie/
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Egitto: Posizione nella World Watch List L'Egitto si classifica al 23° posto nella World Watch List 2015, con 61 punti. La principale transizione politica degli ultimi mesi, che ha avuto luogo a luglio 2013, ha escluso dal potere la "Fratellanza musulmana" in seguito all'insurrezione nazionale contro di essa; 33 milioni di egiziani si sono riversati nelle strade il 30 giugno 2013. In Egitto però i cristiani, non solo i convertiti dall'islam, ma anche la numerosa comunità autoctona copta, sono ancora sotto pressione. La maggioranza della popolazione egiziana è musulmana, ma negli ultimi anni l'islam politico radicale è diventato più visibile e la società ha sofferto per le implicazioni della presenza di gruppi islamici radicali al governo. Vari gruppi di islamici militanti inoltre fanno ancora sentire la propria presenza. Tale situazione è fonte di tensione con la numerosa minoranza cristiana autoctona, i copti, che rappresentano circa il 10 percento della popolazione del Paese.
Fonti di persecuzione
Le fonti di persecuzione riguardanti i cristiani in Egitto sono l'estremismo islamico (fonte principale) e, in misura minore, la paranoia dittatoriale e la corruzione organizzata.
Estremismo islamico è la fonte principale a causa dell'estromissione della "Fratellanza musulmana" dal potere e dell'aumento degli attacchi terroristici dei movimenti islamici contro i cristiani e le loro istituzioni. Anche se la "Fratellanza musulmana" è stata estromessa dal potere a luglio 2013, bandita a settembre 2013 e costretta a un'esistenza clandestina, i gruppi islamici radicali non sono scomparsi dall'Egitto. Nel Sinai, i movimenti islamici radicali operano nella quasi completa impunità.
Paranoia dittatoriale la tradizione autoritaria del governo è forse la sola caratteristica costante del sistema politico egiziano, che ha conosciuto 3 cambi di regime in soli 3 anni. Tutti i governanti egiziani hanno avuto un solo elemento caratteristico in comune uno stile di governo autoritario. Il decennio nel quale le dittature si sono succedute al potere si è concluso nel 2011 con proteste sociali di massa, che hanno portato infine all'elezione dei "Fratelli musulmani". Il governo guidato da Mohamed Morsi, non particolarmente democratico, è stato deposto da un'insurrezione nazionale sostenuta dall'esercito nel corso del 2013, in seguito a nuove proteste sociali di massa. Attualmente l'Egitto è governato da un governo civile guidato dal precedente comandante dell'esercito, Abdul Fatah al-Sisi, dopo le elezioni presidenziali del 2014. Questo governo non sembra avere tra le sue priorità i diritti umani fondamentali e il pluralismo democratico. In questo contesto, quindi, la libertà religiosa dei cristiani non è completamente garantita.
Corruzione organizzata il crimine, la corruzione e l'insicurezza diffusi, in particolare nella zona del Sinai, hanno generato un clima strutturale di impunità, nel quale le ostilità contro i gruppi più vulnerabili, a favore dei quali nessuno si pronuncia nell'arena politica, non sono punite. Tale contesto riguarda anche i cristiani e le donne di qualsiasi credo religioso, specialmente quelle in una posizione più vulnerabile, come le cristiane, che sono oggetto di violenza in un ambiente islamico radicale.
Contesto
Le sfide economiche del Paese disattese dal presidente Morsi, il progressivo smantellamento delle istituzioni democratiche e l'islamizzazione accelerata della politica egiziana sono state le cause scatenanti delle proteste di massa del luglio 2013.
La sequenza di rivoluzioni evidenzia non solo la frustrazione diffusa di fronte alla difficile situazione economica, ma anche il deterioramento del sistema democratico e l'elevata polarizzazione della società egiziana. Molte persone sono state sorprese dall'intervento militare nel 2013, perché non bisogna dimenticare che Morsi aveva ottenuto il sostegno (elettorale) di quasi la metà degli elettori che si erano presentati alle urne.
Lo stile di governo autoritario del presidente al-Sisi ha, in qualche misura, ristabilito lo stato di diritto in Egitto, ma ha anche imposto una legislazione relativamente restrittiva sugli affari religiosi, con conseguente svantaggio per la popolazione cristiana del Paese. Inoltre una legge del novembre 2013, che ha limitato le proteste pubbliche, contribuisce a ridurre la libertà d'espressione nella sfera pubblica.
Tipi di cristianesimo colpiti
Ci sono due tipi di cristianesimo in Egitto la comunità etnica copta storica, a maggioranza ortodossa, e una piccola comunità in crescita di convertiti (credenti di origine musulmana).
Sia i credenti di origine musulmana che i cristiani copti risiedono in tutto il Paese, anche se la maggiore concentrazione di cristiani copti si trova nell'Alto Egitto, al Cairo e ad Alessandria. I livelli di persecuzione sono simili in tutto il Paese. I credenti di origine musulmana sopportano il peso maggiore della persecuzione.
Essi ne sono sempre stati le vittime, mentre la più numerosa minoranza copta, che incontra comunque notevoli difficoltà (incluse la discriminazione nel diritto all'istruzione, alla salute e alla rappresentanza politica e una legislazione che ostacola aspetti essenziali della vita della chiesa), è sempre stata tollerata a causa della presenza storica e dell'importanza demografica (circa 10-11 milioni di persone). Negli ultimi anni, tuttavia, la situazione è cambiata le comunità storiche di cristiani sono diventate un bersaglio della persecuzione.
Nel caso dei credenti di origine musulmana, le famiglie sono spesso una fonte di persecuzione, perché puniscono i convertiti al cristianesimo per avere abbandonato la fede islamica anche con percosse o espulsioni dalla comunità.
Sfere della vita
I cristiani in Egitto affrontano la persecuzione maggiore nella sfera comunitaria, mentre nelle sfere privata, familiare ed ecclesiastica, in particolare i copti, godono ancora di una discreta libertà.
Sfera comunitaria i copti sembrano particolarmente vulnerabili a causa dell'esclusione sociale. I resoconti di Porte Aperte segnalano la costante discriminazione nei confronti dei cristiani nella giustizia, nell'istruzione, nei servizi sociali fondamentali e una maggiore vulnerabilità economica.
Sfere privata e familiare nella numerosa comunità copta la pressione non è elevata, al contrario dei credenti di origine musulmana, che subiscono gravi limitazioni all'interno delle proprie case e della famiglia estesa.
Sfera ecclesiastica l'autonomia della chiesa è generalmente rispettata, anche se i copti affrontano alcuni ostacoli amministrativi, per esempio difficoltà ad ottenere le autorizzazioni per restaurare gli edifici ecclesiastici.
Violenza
Subito dopo il 30 giugno 2013, in seguito all'estromissione del presidente Morsi, un'impennata delle violenze settarie ha suscitato la dichiarazione di Amnestry International circa la crescita senza precedenti degli attacchi settari ai cristiani copti. Nel periodo analizzato dalla WWL, 65 tra chiese, librerie cristiane, scuole cristiane e conventi sono stati completamente bruciati, distrutti o saccheggiai dalla folla, spesso istigata dai movimenti islamici radicali. Inoltre, soltanto 5 dei 32 edifici ecclesiastici distrutti ad agosto 2013 sono stati ricostruiti. La promessa di aiuti per la ricostruzione e il restauro da parte dell'esercito non è ancora stata mantenuta.
Prospettive future
Gli elementi che definiranno il futuro dell'Egitto sono essenzialmente politici. Le proteste sociali non cesseranno finché continuerà l'instabilità politica e non si affronteranno le sfide economiche. Il Paese è caratterizzato da un'apparentemente incolmabile divisione ideologico-religiosa tra varie espressioni dell'islam radicale (dai salafiti ai "Fratelli musulmani") e politica liberale (secolarista).
Gli sviluppi politici attuali rivelano che lo scenario più probabile vedrà la Chiesa confinata in una situazione di protezione. Non diminuirà tuttavia l'opposizione da parte della società islamica, che è per la maggior parte ignara del cristianesimo.
https://www.porteaperteitalia.org/persecuzione/country_profile/3586333/







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questa NON è una attività giornalistica

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